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29 maggio 2020

Le opere di Misericordia Spirituale e Corporale

Altra idea avuta visitando il Piazzo di Biella,fonte inesauribile di intuizioni fra il sacro e il profano.
Come spesso succede,l'arte e la letteratura hanno avuto un ruolo determinante.
I due riferimenti sono il quadro di Caravaggio: "Le sette opere della Misericordia" (1606-1607) e il romanzo di Piera Valente: "Sette opere di Misericordia (Neri Pozza Editore,2020).
Le fotografie sono state scelte e create da me con alcune modifiche e filtri digitali.







1
Resta se vuoi e non cercare scuse o affanni. Che questo giorno ti sia lieto, sulle righe del tempo.


2
Non si guarda mai indietro,non si cercano scuse. Ciò che ignori lo terrai stretto domani.

3
La mano accarezza e la voce ti scalda. Scappa lontano dalle tue debolezze. Di acque pure sarà pieno il mondo.

4
Assopite emozioni si scaldano nel sole di un pomeriggio. Così silenziosi sono i rimorsi.


5
Non soccombere all'ira, non arrenderti al dispiacere egoista.
Ragione o torto non hanno importanza quando si ama veramente.

6
La mosca con cento più occhi, vola veloce senza ascoltare nessuno. Si riesce a prenderla soltanto con la pazienza del vincitore.

7
Oltrepassiamo il buio della vita per arrivare all'eterna luce. La forza della preghiera ci terrà uniti per sempre.

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1
Impara a prendere il pane come una parola che oltre a nutrire, salva la tua anima.

2
La gola mi brucia. Desiderio di acqua incontaminata che sgorga dalla speranza mai tradita.

3
Voglia di essere liberi. Alzare i nostri occhi a un cielo nuovo. Anche gli uccelli non chiedono invano.

4
Mi avete accolto come uno di voi. La generosità non deve avere confini, perchè l'inverno busserà ancora alle nostre coscienze.

5
La parola è sempre fonte di vita.
Una carezza può avvicinare un sorriso spento.

6
Frantumati momenti. Muri nudi di penitenze e bestemmie. Qualcosa da dimenticare mentre
 si prova a sognare il domani.

7
La terra urla, si unisce nel dolore di chi resta. In silenzio si prova a credere

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26 maggio 2020

Pensiero numero 88 (Il Battistero)

Stabile, immutato
icona senza ragione. 
Pietre inviolate
mentre il tempo 
conta le nostre ferite.
Sul piatto d'argento
si posa l'icona
che la storia riposa. 










25 maggio 2020

Pensiero numero 87 (Il ballerino disoccupato)

Infarto e disprezzo
il prezzo da pagare 
regolare contratto 
per gente senza cuore. 
Niente spiegazioni
la gente è idiota
piena di niente
riempita di malasorte. 
Dolori compatibili
cambio di colori
drogati di malinconia. 
Si danza fuori tempo 
come se fosse nulla. 
Agitarsi servirà poco
tutto il dramma
in una mano bucata. 




16 maggio 2020

Pensiero numero 86


A testa bassa
a darci dentro
con le fisime mentali
che fanno la felicità
dei virologhi d'assalto.
Opinionisti spocchiosi
siedono sulle poltrone
nei salotti in diretta.
Giornalisti con lingue consumate da battaglie
difesi da editori falliti.
Odiatori seriali
accendono le micce:
 fanno arrabbiare
i benpensanti rosarianti.
 La chiesa muta
cerca i limiti dei danni.
Ballano i grezzi politicanti
 con le pezze colorate
di rosso e marrone,
starnazzando come oche
nei cortili vellutati.
Lo schifo avanza,
il guado ormai
arrivato alla gola.
Qualche dio glorioso
venga a salvarci,
facendo finta
che sia tutto un incubo.
Abbiamo diritto
a un muto giudizio
di cassazione.
A testa inchinata,
s'intende.



Pensiero numero 85 (Gioco lugubre)

E' tutta una canzone
stonata,complicata.
Vortice di rabbia 
futili distanze
senza soluzione.
Baci velenosi,
storte promesse
per odiare
la verità.
La musica lenta
soffoca così 
un finale.
Lacrime sciolte
corrono sudate.
Trovare un motivo
è già guardarsi dentro:
cercare un seme eterno
che non si è
potuto avere
nè amare.



03 maggio 2020

Pensiero numero 84 (Assuefazione)

Vivere un altro minuto
per non odiare il presente.
Annuso parole
senza senso
l'anima annullata oramai.
Persone di poca fede
ma di molta ignoranza,
come trottole
girano trovando
un senso indeciso.
Tutto si appiattisce
e il rimorso
genera nuvole,
confusione voluta.
Girandole pesanti
mutano sposando
verità e falsità.
Che la festa funebre
inizi al più presto:
così rideremo convinti.




gi