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21 dicembre 2018

Il santo barbone



San Benedetto Labre era per lo più un mendicante come se ne trovavano tanti nella Roma dell'epoca. Ma era anche un pellegrino e un ricercatore costante di Dio.Il suo cammino quotidiano fra le chiese e i poveri era iniziato anni prima, in Francia dove era nato ad Amettes, il 26 marzo 1748, in una famiglia benestante. Con gli anni si fece largo la vocazione verso un ordine monastico, che fin dall'inizio fu molto travagliata. Non venne accolto fra i Certosini e la sua richiesta venne rifiutata anche dai Trappisti, per mancanza dell'età richiesta all'ammissione. Si rivolse infine ad un monastero  Cistercense  dove venne finalmente ammesso, ma dopo poco tempo venne colto da violente febbri. Fu curato prima in monastero, poi nell'ospedale esterno. Guarito lasciò l'ordine. Nel congedarlo, l'Abate gli disse: "Figlio mio,non eravate destinato al nostro ordine.Dio vi aspetta altrove."



Divenne povero fra i poveri; ed era questa la sua vera vocazione verso la santità di ogni giorno. Camminava per le vie della Capitale totalmente assorto nei suoi pensieri e nelle preghiere. Ma quanti lo incrociavano venivano come catturati da lui.Distribuiva ad altri quello che riceveva in elemosina, non volendo tenere per se ciò che riteneva superfluo ad una esistenza che oggi definiremmo da "barbone senza tetto". La sua casa era il quarantatreesimo arco del Colosseo, dove viveva e dormiva.
Il corpo di San Benedetto Giuseppe Labre riposa nella Chiesa di Santa Maria ai Monti, Roma.

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