senza misure
né motivazioni.
Politici venduti,
prelati senza testa
convinti e conviventi
del rigore mortuario
con le chiavi in mano
e una sola verità
dentro ai portavalori
di una identità violata.
Non si può più dire
nulla: né zingaro
né frocio,
perché la benda
sulla bocca inaridita
si è già avvitata
in un mesta falsità.
I rossi al potere
hanno tolto libertà,
ma siamo contenti
di avere finalmente
un'unica identità.
Ci hanno insegnato
per bene
a lavarci le mani,
ma non la coscienza
per aver taciuto.
Le promesse volano
come corvi suicidi
sulle nostre speranze,
mentre un megafono
tuona a reti unificate
di stare tranquilli.
Il popolo non sovrano
ha ormai già deciso
quello che pochi
ormai temono:
un tempo indefinito
di un silenzio odioso
senza ricordi.
Piangono già prostrate
puntuali e sottomesse
le puttanelle di regime.
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