Si vedevano ombre
di cani assassini.
I mercanti di idee
facevano affari
con politici illusionisti.
L'ultima notte
le ultime lucciole
furono mangiate
da grosse libellule
arrivate dall'Africa.
Tutti noi spaventati
ci facemmo forza
con lacrime finte
firmate e approvate
dai mercanti d'arte.
All'alba bevevamo
Martini avariato
dai somari di turno.
Eravamo felici:
incominciammo
a parlare lingue nuove.
Il sole ci baciava
senza avere coraggio
e senza vergogna.
Eravamo liberi
perché le illusioni
erano morte.
Il sapere di non sapere
era il nostro futuro.
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