Powered By Blogger

27 giugno 2017

Pensiero numero 22

Ci sarà qualche cosa che non vedrai.
Quando finisce una musica
si resta sempre orfani di qualcosa.
Corriamo intorno ai fantasmi
proprio come bambini dietro
a chissà quale risata.
Quando termina una festa
si resta sempre un po' soli.

Pirandello moderno

Nel 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello (28 giugno 1867) gli Oscar Mandadori hanno ripubblicato gran parte dei piu' famosi romanzi dell'autore siciliano: Il fu Mattia Pascal , Uno nessuno centomila, Sei personaggi in cerca d'autore, Suo marito, I vecchi e i giovani, Il turno, L'umorismo, Enrico IV, I quaderni di Serafino Gubbio operatore.
Molto intriganti sono le nuove copertine ideate da un giovane pittore contemporaneo; Michael Reeder , nato a Dallas nel 1982. Il suo stile incisivo presenta ed esplora ogni romanzo  con la scomposizione dei volti e il gioco delle maschere, introducendo il lettore nel cuore stesso di ogni specifico libro.





19 giugno 2017

Auguri

Mio cognato e mio nipote, in una bella fotografia scattata da pochi giorni.
Auguri di buon compleanno (22 giugno) al primo citato, e buona vita a entrambi...
Con stima e affetto per tutto quello che hanno saputo fare e donare!

La stele di Rosetta

La stele di Rosetta fu ritrovata nel 1799 in un piccolo villaggio egizio chiamato El Raschid, Rosetta appunto, sul delta del Nilo e a poca distanza dal mar Mediterraneo.L'autore di questa straordinaria scoperta fu un capitano francese della Campagna d'Egitto di Napoleone Bonaparte, Pierre-Francois Bouchard.
La stele è una grande lastra in granito nerodivisa in tre parti scritte in tre diverse grafie con cui si scriveva in lingua egizia: l'egiziano geroglifico, l'egiziano demotico e il greco antico.
E' considerata un importantissimo reperto storico perché fu fondamentale nella decifrazione dei geroglifici egizi ma già Napoleone comprese il valore di questa misteriosa pietra nera non appena gli ufficiali del suo Stato Maggiore gliela mostrarono.
Venne donata nel 1802 da re Giorgio III al British Museum di Londra, il più importante museo inglese dove fu esposta e dove si trova ancora oggi.

La dea greca

La Nike è la personificazione della VITTORIA.Per i Greci aveva le sembianze di una giovane e bellissima donna con i seni prorompenti, le curve morbide del ventre e il leggero e sensuale infossamento dell'ombelico.
La statua venne scolpita per commemorare le vittorie riportate dalla flotta di Rodi su AntiocoTerzo, re di Siria.Secondo una ricostruzione questa statua alata faceva parte in origine di un gruppo marmoreo raffigurante un'imbarcazione da guerra.La dea posa con leggerezza il piede destro sulla nave,il petto si protende in avanti e la gamba sinistra rimane indietro. Alcuni frammenti rimasti delle mani e delle spalle mostrano che il braccio destro era abbassato probabilmente a reggere il pennone appoggiato alla stessa spalla.
Ai giorni nostri è esposta al Louvre, dove fu trovata su un'isola dell'Egeo, a Samotracia, nel 1863.Alta 245 centimetri è del II secolo circa, il materiale è di marmo pario(lychnites) particolarmente pregiato a grana fine bianco.



13 giugno 2017

Pensiero numero 21

Ci sono passioni dolorose,
strade accidentate e inviolate.
Senza ombre 
ne' subdoli inganni
cerco la felicita' 
scavando ogni giorno.
A volte vi trovo una formica,
altre ancora 
bottiglie con l'eco.
Resta l'odore della notte
a dondolare le speranze.


San Paolo ai Corinzi

Fratelli, siate gioiosi, tendente alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà  con voi.

Il Papa e la bambina

Questa foto la reputo la migliore in assoluto del 2017!
Papa Francesco ha fatto visita a sorpresa al Centro Regionale Sant'Alessio - Margherita di Savoia per i ciechi, a Roma. E' un'immagine che entra dritto nel cuore e ci resta facendo nascere una forza e una tenerezza senza fine.
Sophie Gallo, 9anni, non vedente dalla nascita, frequenta la quarta elementare e tasta il viso del Papa per "vedere" e imprimere nella mente questo momento unico e prezioso per lei...E' una mano tattile, che esplora.Ruba tutti i particolari il piu' possibile,e sa che non incontrera' mai piu' una persona che la emozioni cosi' tanto! Quante volte noi tutti, pur vedendo, non GUARDIAMO con il cuore.
Ci lasciamo trascinare dalle giornate senza la curiosità e la semplicità di un fanciullo.





11 giugno 2017

Pensiero numero 20

Insofferente sono seduto
su una nuvola di rimorsi.
Atti senza memoria
che avvelenano la notte.
Le domande pesano
non trovando più 
umane verità.
Chiudo la porta
sento urla di cani
che bastonano le ore perdute.
Potrebbe arrivare 
un'altra tempesta
o un'altra condanna.
Facciamo finta
di aver perduto lei.

                                                                     a  D.P.



La colonna che suda

Questa strana colonna di pietra arenaria e' una curiosita' quasi nascosta di Novara, ma che da secoli e' il segnatempo per generazioni di novaresi.
Piuttosto dimessa e malconcia si trova sotto i portici del Duomo, in pieno centro storico, all'ingresso di vicolo della Canonica (accanto a un negozio di vestiti). Passandole  accanto e sfiorando con il palmo della mano, se e' umida o meglio ancora bagnata, si potra' essere certi che entro ventiquattro ore piovera'. Davanti alla sua popolarita' quasi spariscono le eleganti colonne di via Rosselli e le altre di Corso Cavour.
Di epoca Medievale e' chiamata "la colonna che suda":osservata, accarezzata e studiata ormai da secoli. 
Verita' e fantasia si uniscono spesso nelle tradizioni.Certamente pero' questa umile colonna se ne sta silenziosa, a godersi le carezze dei suoi concittadini e dei turisti.
E adesso anche delle mie!


10 giugno 2017

Pensiero numero 19

Dove mai andranno
gli abbracci ultimi,
perduti e mai dimenticati.
Sono istanti mutevoli,
istinti teneri
anche inconsapevoli.
Si prendono tutto
per lasciarci spaventati
mentre un sole scherza ormai
con la sera che avanza.
Come sempre si tocca,
con timoroso inganno,
l'aria satura di un profumo.

Citazione di un grande uomo

" L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. E' attraverso l'istruzione che la figlia di una contadina può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione ".

03 giugno 2017

Uno scrittore atipico

Con uno stile molto particolare e ricercato, Tommaso Landolfi è stato uno scrittore,poeta e traduttore del tutto fuori dagli schemi tradizionali della letteratura italiana.
Nato a Pico(Frosinone) il 9 agosto 1908 vive un'infanzia riservata e schiva, e grazie alla sua vivace curiosità e intelligenza riesce ad avvicinarsi al mondo del cinema e del teatro,alle arti figurative e alle lingue straniere diventando traduttore di ben quattro lingue (francese,spagnolo,tedesco e russo) e ne conoscerà altre, tra cui l'arabo e il giapponese.
Dopo aver superato la maturità classica da privatista, nel 1927, si iscrive alla Facoltà di Lettere a Roma, poi a Firenze. Dal 1929 comincerà a pubblicare i suoi primi racconti, le liriche e traduzioni su alcune riviste.Inizierà però a indebitarsi, a causa della sua deleteria passione per il gioco.Pur essendo sommerso dai debiti si rifiuterà di lavorare e il suo spirito aristocratico lo porterà anche a rifiutare una cattedra di lingua russa presso l'Università di Urbino. Accetterà però i premi letterari in denaro,le collaborazioni con i giornali e i lavori di traduzione,come aiuto alla sua precaria situazione finanziaria.
I suoi racconti sono composizioni articolate, fantasie estrose e a volte liriche che incrociano diverse letterature di Paesi differenti.

Nel 1955, quasi cinquantenne, sposa Marisa Fortini, una ragazza originaria di Pico, da poco maggiorenne. Nel 1958 divenne padre per la prima volta.La figlia Maria (detta Idolina) curerà da adulta tutta la produzione del padre, gestendo il Centro Studi Landolfiano di Firenze e occupandosi delle nuove edizioni, fino alla sua morte.
L'8 luglio 1979 morirà per un enfisema polmonare a Ronciglione, vicino a Roma; solo proprio mentre la figlia si era assentata per poche ore.
Opere principali:

Dialogo dei massimi sistemi        (1937)
La pietra lunare                           (1939)
Il principe infelice                        (1943)
Le due zitelle                                (1945-1946)
Ottavio di Saint-Vincent             (1956-1957)
Tre racconti                                  (1964)
Des mois                                        (1967)
A caso                                            (1975)
Il gioco della torre                        (1987)
I russi                                             (2015)








02 giugno 2017

Un cane andaluso

"Un chien andalou è un film breve del 1929 scritto, prodotto e interpretato da Luis Bunel e Salvador Dalì, e diretto dal solo Bunel.
E' considerato il film più rappresentativo del movimento cinematografico surrealista.
Il film è un susseguirsi di scene senza apparente connessione, che nello spettatore causa l'impressione di assistere a piccoli-grandi deliri onirici, legati alla psicanalisi più profonda.
La prima scena è una delle più inquietanti dell'intera storia del cinema. Il regista stesso dopo aver ammirato la luna, affila un rasoio e si avvicina a una donna seduta alla quale tiene bene aperto l'occhio sinistro e le taglia l'occhio in due.In realtà un trucco di montaggio, con il taglio dell'occhio di un vitello morto.
La scena, emblematica, intende sollecitare lo spettatore e fargli vedere, a costo di grandi sofferenze, tutto quello che non ha mai visto e forse non ha mai voluto vedere.
Il tema di tutto il film è quello di uomo e una donna attratti reciprocamente da una pulsione erotica intensa e a volte violenta.
Durante il tour di David Bowie del 1976, la rock star usò alcune immagini come apertura dei suoi spettacoli.


Qui sopra il film completamente restaurato.
Breve scheda del film:
paese                          FRANCIA
anno di produzione  1929
durata                        21 MINUTI
dati tecnici                 B/N
genere                         GROTTESCO
regia                            LUIS BUNEL
soggetto                       L. BUNEL / S. DALI'
produzione                  L. BUNEL / S. DALI'
fotografia                    ALBERT DUVERGER
montaggio                   LUIS BUNEL
musiche                       RICHARD WAGNER
                                     BEETHOVEN
                                     + due tango
scenografia                  PIERRE SCHILZNECK


Pensiero numero 18

Sotto i sassi si celano cadaveri
i nostri affetti e pensieri cattivi.
Sotto le ore nascondiamo vergogne
e parole velenose.
Sotto i sorrisi melensi
ci sono malinconici gesti
senza slanci gentili.
Si viaggia spesso
per non tornare uguali;
ma restano le malinconie
e giriamo le lenzuola
per non incontrarle mai più.

Eroi dei nostri tempi

Con il loro impegno costante ci hanno insegnato a non guardare mai in basso.
Onestà e sacrificio per un futuro di giustizia e libertà senza compromessi.


Due grandi uomini da imitare e da ricordare sempre, in questi tempi difficili e pieni di paura.
"La verità rende liberi"