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11 marzo 2017

Filosofia nell'arte


Molte sono le spiegazioni avanzate dai filosofi per definire la metafisica.
Uno dei creatori di questa disciplina fu Aristotele,che la definiva: "scienza che studia l'essere in quanto tale e che esplora le cause e i principi primi".
La metafisica come movimento artistico, sorse solo nel 1917 a Ferrara, dall'incontro tra De Chirico e Carlo Carrà.
Aderirono successivamente,a tratti, anche altri pittori italiani: Alberto Savinio(fratello di De Chirico) Filippi De Pisis,Mario Sironi e Felice Casorati.

Nella metafisica predomina la dimensione del silenzio,una straniante sensazione di malinconia, del tempo dilatato e nello stesso tempo ristretto al preciso istante di una emozione particolare.


Le scene urbane, nei quadri di De Chirico, sono protagoniste assolute e hanno un aspetto dilatato e vuoto.La luce è quasi irreale e colora gli oggetti e il cielo di tinte innaturali ma affascinanti.La prospettiva è spesso deformata volutamente, così che lo spazio acquista un aspetto inedito.




La pittura metafisica è uno dei grandi contributi dell'Italia alle avanguardie storiche del '900.
Purtroppo il movimento terminò  attorno al 1920, quando gli esponenti principali, imboccando altre strade, modificheranno il proprio stile scegliendo altre forme di arte, com'è naturale.


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