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27 marzo 2020

Un film straniante

In un albergo "fermo nel tempo" a Marienbad, un uomo evoca a una donna un loro incontro passato avvenuto in quel luogo. La donna non ricorda. Lui insiste che già l'anno prima si erano innamorati e stavano per partire insieme, avendo però chiesto all'amante una dilazione di un anno come estrema prova d'amore. Chi sono i misteriosi individui che vagano nel tempo,nello spazio,nei ricordi,e sopratutto nei fatti? Il passato si ripropone immutabile in un immutabile presente. 



E' un film unico, a volte claustrofobico, che si dirama nei labirinti dell'anima e dei sentimenti sospesi mai del tutto svelati. Dialoghi,figure,segni e frammenti, realtà e memoria frammentate e rimesse in circolo. Lo stesso spettatore "buttato" in una sceneggiatura suggestiva, in una non-storia.



Come era prevedibile, la pellicola fu accusata di incomprensibilità e di intellettualismo fine a se stesso, nonostante il Leone d'Oro vinto alla Mostra del cinema di Venezia. Comunque sia i film di Alain Resnais( 1922- 2014) sono più difficili da spiegare che da vedere.








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