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03 febbraio 2017

Uno scrittore controcorrente

Charles Bukowski ha avuto una vita molto tempestosa che riemerge prepotentemente negli oltre 60 libri scritti fino ai primi anni Novanta.
 A tredici anni incominciò a bere e frequentare teppisti e dopo i 20 anni abbandonò casa e famiglia iniziando a vagare senza sosta facendo lavori saltuari.
Le sofferenze e la solitudine lo condussero a una vita difficile e verso un tipo di scrittura tormentata,sofferente e a volte anche scandalosa.
In molti suoi libri,Bukowski compone racconti che si collegano fra loro.I vari personaggi,buona parte falliti o con poche speranze,vivono rapporti monotoni e l'amore non è che un pretesto per un "accettabile paradiso" di effimera durata.
I personaggi sembrano spesso in equilibrio precario in cui il pericolo resta sempre in agguato in una vita che scorre sulla pelle,tra miserie e sopraffazioni.

Uno dei libri più conosciuti,da cui nel 1982 è stato ispirato l'omonimo film con Ornella Muti, è "Storie di ordinaria follia".Anche in questo caso, la scrittura è feroce,acre e trascina il lettore in un mondo a tinte forti,dalle situazioni scabrose e a tratti rivoltanti.
Accostarsi alle opere di questo scrittore non è comunque cosa semplice.

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